È trascorso ormai circa un trentennio da quando i primi immigrati senegalesi giungevano in Italia nella seconda metà degli anni Ottanta. Nel corso di questi tre decenni, essi hanno stabilmente rappresentato la presenza straniera più significativa in provenienza dall’Africa subsahariana. È questo, tuttavia, forse l’unico dato costante, dal momento che in questo arco di tempo non solo la presenza senegalese in Italia è notevolmente cresciuta in termini numerici, ma si è altresì accompagnata a profonde trasformazioni nelle caratteristiche e nei percorsi migratori, nelle dinamiche associative, nelle traiettorie di inserimento nel territorio e nel mercato del lavoro locale da parte dei singoli. Ormai lontani dal modello unitario del migrante dedito alla vendita ambulante e appartenente alla confraternita mussulmana senegalese dei murid, i percorsi di radicamento dei senegalesi nella realtà italiana offrono oggi uno spaccato ben più ricco e diversificato. Questo quadro generale rende particolarmente gradita la comparsa nelle librerie di alcuni recenti volumi frutto di contributi di ricerca sui senegalesi in Italia. I quattro libri illustrati qui di seguito costituiscono un importante corpus di lavori che da un lato fotografa i tratti salienti dell’evoluzione vissuta dall’immigrazione senegalese in Italia e, dall’altro, offre utili spunti di riflessione per la sua migliore comprensione.

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hdl.handle.net/1765/40433
EUR-ISS-GGSJ
Afriche e Orienti
International Institute of Social Studies of Erasmus University (ISS)

Sinatti, G. (2007). Immigrazione Senegalese in Italia: stato dell¿arte. Afriche e Orienti, 2, 174–177. Retrieved from http://hdl.handle.net/1765/40433